MANUALE AUTISTA - SCHEDE TECNICHE

Controllo del veicolo: L’autista distingue due importanti servizi al veicolo:

  • Servizio di parco
  • Servizio di marcia

Il veicolo nel suo allestimento dell’abitacolo di guida è equipaggiato con materiale per diverse funzioni:

  • Materiale per piccole riparazioni (lampadine, fusibili, …)
  • Materiale di salvataggio (cavi batteria, estintore, sollevatore)
  • Materiale di scasso (force, guanti e occhiali)
  • Attrezzi per piccole riparazioni (set chiavi, cacciaviti, pinze)

Servizio di parco:
Viene eseguito periodicamente in sede e comprende:

  • Abitacolo guida:
  • Togliere tutto il materiale dall’abitacolo guida
  • Verifica presenza e funzionamento
  • Controllo funzionamento utilizzatori elettrici ed impianto segnali prioritari
  • Controllo pneumatici (pressione, profilo)
  • Controllo stato carrozzerie e pulizia
  • Vano motore:
  • Controllo livello olio, acqua (radiatore e lavavetri), batteria

Servizio di marcia

Viene regolarmente eseguito nella parte motore ogni volta che il veicolo percorre un determinato numero di chilometri in viaggi a lunga distanza.
Con il veicolo in movimento, una costante sorveglianza delle spie di controllo e dei manometri presenti permette un controllo sommario del funzionamento del motore.
Controlli del servizio di marcia (prima del rientro):

  • Livello olio motore (compreso tra max. e min.). Rientra nella normalità n livello compreso tra la metà ed il max.
  • Livello acqua radiatore (vaso espansione)
  • Raccordi cavi batteria
  • Prestare particolare attenzione ai veicoli equipaggiati con pneumatici invernali (a elevate velocità costanti problemi di surriscaldamento).

Impianto elettrico

L’impianto elettrico in una vettura esercita essenzialmente due principali funzioni, differenziate dalla modalità d’utilizzo:

  • Spunto o accensione (avviamento) in cui viene utilizzata unicamente la capacità della batteria
  • Tutte le funzioni elettriche con il veicolo in moto, dove la corrente necessaria viene fornita dal generatore di corrente (alternatore).

Componenti

  • Batteria (elemento principale)
  • Motorino d’avviamento e generatore di corrente
  • Fusibili
  • Utilizzatori (fari, riscaldamento, accessori, …)
  • Fili conduttori, interruttori, centraline e relais

Protezione

I fusibili fungono da protezione per tutto l’impianto, sono sempre montati sulla linea positiva fra la batteria e l’interruttore (polo +, fusibile, interruttore, centralina o relais, utilizzatore, negativo a massa).
Anche i più sofisticati impianti elettrici delle vetture moderne sono protetti da fusibili.
In caso di guasto o cortocircuito il fusibile evita un danno irreversibile all’apparecchio o un incendio.
Fusibili. Sulle vetture possono esistere due tipi di fusibili (modello europeo, modello USA).
Le due estremità del fusibile sono collegate fra di loro con un ponte in metallo.
Al verificarsi di un guasto, un aumento della temperatura causa la fusione del suddetto ponte, interrompendo il collegamento elettrico.
La resistenza è proporzionale alla capacità dell’impianto, alla sezione dei cavi ed alla delicatezza dei componenti (soprattutto elettronici).
La sostituzione di un fusibile deve avvenire con uno dello stesso tipo e amperaggio.
L’amperaggio è anche riconoscibile dal colore.
Se il guasto persiste non insistere nella sostituzione ma segnalare l’anomalia al meccanico.
I fusibili sono di solito raggruppati in una scatola in un posto per definito all’interno della vettura.
I nostri veicoli montano fusibili separati per tutta la parte riguardante la trasformazione sanitaria.

Batteria.

La batteria è un accumulatore di energia elettrochimica.
È un contenitore di elementi costituiti da piombo ed altre componenti che legati all’acido solforico producono energia elettrica a basso voltaggio (12V per le vetture).
Lo scopo è quello di permettere lo spunto a motore fermo (avviamento).
Quando il motore gira, la batteria riceve corrente dal generatore, fino a ristabilimento completato.
Ve ne sono due tipo: tradizionale e quella senza manutenzione.
Per la prima, il livello dell’acido viene ripristinato aggiungendo acqua distillata.
Sulle nostre vetture viene montata una seconda batteria che serve ad alimentare gli utilizzatore dell’abitacolo sanitario a veicolo spento e nello stesso tempo ad evitare un sovraccarico sull’alternatore a veicolo in marcia.

Capacità della batteria con temperature fredde:
Batteria in buono stato di carica:

  • 0° 73% di rendimento;
  • -10° 58% di rendimento;
  • -20° 42% di rendimento.

Allacciamento batteria in panne. La batteria destinata allo spunto per il veicolo in panne dovrebbe poter avere un amperaggio superiore a quella scarica. I cavi per l’allacciamento sono di due colori:

  • Rosso polo positivo “+”
  • Nero polo negativo “-”

Viene allacciata per prima la vettura con problemi alla batteria e in un secondo tempo la vettura con batteria carica (“+” con “+” e poi “-“ con “-“ e soprattutto evitare il contatto tra i due poli).
Si procede con l’avvio della vettura e si attende qualche istante prima di avviare la seconda vettura.
Ad avviamento avvenuto disconnettere i cavi procedendo dapprima con quello nero e poi con quello rosso.
Carica batteria in sede Se si desidera caricare la batteria della sua vettura con l’apposti apparecchio procedere come segue: Sganciare il polo “-” dalla batteria, aprire i tappi se è del tipo convenzionale.
Regolare l’apparecchio sul voltaggio desiderato Allacciare la batteria, prima il polo “+” e poi il “-”
Inserire il tempo di carica.

Attenzione: non disconnettere mai la batteria quando il motore gira.
Rispettando questo procedimento si evitano danni all’alternatore.
Utilizzatori

Sono tutti gli apparecchi che funzionano con l’ausilio della corrente elettrica.
Un utilizzatore guasto (es. lampadina) deve essere sostituito.
Cruscotto Sul cruscotto, oltre al tachigrafo e all’eventuale contagiri, sono presenti i comandi delle varie funzioni, con manometri e spie di controllo.
Su alcuni veicoli troviamo comandi anche sul piantone dello sterzo.
Manometri:

  • Olio (temperatura e pressione)
  • Acqua
  • Benzina
  • Voltmetro

Comandi principali:

  • Fari (commutatore abbaglianti anabbaglianti), indicatori di direzione, hazard, fendi e retro nebbia, tergicristalli a velocità variabile, riscaldamento (abitacolo guida e abitacolo sanitario).

Comandi secondari:

  • Aria condizionata (abitacolo guida e abitacolo sanitario)
  • Segnali prioritari
  • Luci blu, ev. luci gialle, segnalatori acustici (principali e di riserva)
  • Considerata la diversità dei veicoli in dotazione (anno di costruzione, marca ed equipaggiamento), si consiglia di riferirsi ai differenti manuali d’istruzione.

Importante: a veicolo spento tutti i comandi vanno disinseriti. 

Motore.

Nel suo insieme si compone di una struttura blocco fissa alla quale è integrata una parte mobile.
Il motore è messo in funzione da un motorino di avviamento (elettrico).
Il funzionamento viene poi garantito da combinazioni di pressioni (cilindri, pistoni e valvole), inerzia (albero motore, volano) ed energia termica (scintilla delle candele e combustione della miscela aria/benzina).
Tutto ciò genera forza motrice (energia cinetica rotatoria).

Avviamento – motorino

A tale scopo serve il motorino di avviamento, anch’esso alimentato dalla batteria del veicolo. La certezza di riuscire ad avviare il motore dipende principalmente dallo stato della batteria (carica).
Sono quindi da evitare tutti gli usi inutili degli utilizzatori a motore spento.
Durante la messa in moto, il motorino di avviamento deve far fronte a delle resistenze considerevoli causate dalla compressione del motore, dagli attriti dei pezzi in movimento (pistoni – bielle – albero motore ecc.).
Queste resistenze dipendono da molti fattori costruttivi del motore e dalla densità dell’olio e la temperatura del motore stesso e dalla messa in moto.
Dopo aver inserito il contatto ed eccitato il motorino per la messa in moto, il pignone si innesta nella corona sul volano motore e la fa girare sin quando il motore parte.
Nel breve tempo che il motorino d’avviamento è azionato esso assorbe molta corrente.

Lubrificazione – olio

Tutte le parti in movimento del motore devono essere ricoperte da un velo d’olio che ha il compito di ridurre l’attrito.
I pezzi in movimento, l’albero motore – bielle – pistoni, ecc. devono essere costantemente lubrificati e raffreddati durante la marcia del motore.

Funzionamento:

l’olio si trova nella coppa, viene aspirato tramite una pompa la quale lo invia attraverso delle tubature verso il filtro, arriva ai pezzi del motore da lubrificare e ritorna alla coppa per poi essere di nuovo messo in circolazione.
La pompa dell’olio è azionata tramite l’albero a canne o l’albero motore.

Controllo livello:

  • Motore possibilmente freddo (almeno 10’ dallo spegnimento dello stesso)
  • Livello compreso fra min. e max.
  • Tra min. e max. di regola 1 Kg
  • Rabbocco solo con olio dello stesso tipo

Attenzione

Quando, durante la marcia, il manometro non segnala più la pressione oppure quando la lampadina spia si accende, ciò dipende dalla mancanza d’olio nella coppa o da qualche guasto nelle tubazioni del sistema di lubrificazione o da avarie (giochi eccessivi o rotture) della stessa pompa.
È d’obbligo arrestare subito il veicolo e verificare dapprima il livello.

Raffreddamento

Il motore si riscalda a causa di compressione, combustione e attrito.
Una parte del calore che si crea nel motore durante il suo funzionamento deve essere dissipata per evitare un surriscaldamento delle varie parti del motore stesso ed in particolare dei pezzi in movimento.
Il compito dei sistemi di raffreddamento è quello di poter far raggiungere al motore, nel più breve tempo possibile, la sua adeguata temperatura di funzionamento e mantenerla costante durante tutto il tempo che il motore è in moto.

Sistemi di raffreddamento.

Il motore può essere raffreddato ad acqua o ad aria.
Nel motore raffreddato ad acqua, essa circola nelle intercapedini della testata, nel monoblocco e nel radiatore.
Il radiatore è uno scambiatore di temperatura che cede il calore eccessivo all’aria.
Una pompa comandata dal numero di giri del motore tramite cinghia trapezoidale o dentata, manda in circolo l’acqua sotto pressione dapprima nel blocco fino al raggiungimento della temperatura d’esercizio (85° -90°).
Quando questi valori sono superati, entra in azione il termostato che apre il circuito interno e permette all’acqua di potersi raffreddare passando dal radiatore.
Il tappo del radiatore è munito di una valvola a doppia azione: quando la temperatura sale e la pressione aumenta oltre ai valori predefiniti, la valvola si apre e l’acqua in eccesso viene convogliata nella vaschetta d’espansione; quando il motore si raffredda, nel radiatore si crea una depressione che “aspira” l’acqua dalla vaschetta.

Controllo e precauzioni: Antigelo:

per proteggere il circuito ed il blocco motore dai danni che provocherebbe il gelo, viene aggiunto all’acqua del liquido antigelo nelle proporzioni prescritte in funzione della temperatura.
Quindi proporzioni da rispettare con un certo margine di sicurezza.

Controllo:

Il controllo della concentrazione dell’antigelo nel circuito deve essere eseguito con un apparecchio apposito all’inizio di ogni stagione invernale.

L’antigelo ha anche funzioni anticorrosive ed impedisce alle parti metalliche del motore e del radiatore di ossidarsi; per questo è vivamente raccomandato il corretto utilizzo anche nei periodi estivi.
Se è presente una vaschetta d’espansione, il livello deve essere di norma controllato a motore freddo.
Solitamente ci sono due tacche di riferimento: una per il livello a freddo (più bassa) ed una per il livello a caldo (max.).

Avviamento del veicolo.

Tutte le ambulanze sono dotate di impianti di accensione ed iniezione elettronica, i quali creano automaticamente tutti i presupposti necessari all’avviamento in qualsiasi condizione e temperatura d’esercizio.
Quindi per avviare il veicolo si procede nel modo seguente:

  • Non dare gas prima e durante la fase di avviamento, sia a motore freddo sia caldo
  • Se entro dieci secondi questo non si avvia, smettere, attendere un minuto e riprovare
  • Se le difficoltà all’avviamento persistono, segnalare il problema al meccanico responsabile

Modo di comportarsi in urgenza e a motore caldo.

Dopo aver percorso tratti con il motore sotto sforzo per tempi prolungati (per esempio urgenze lunghe in strade di montagna) si devono seguire suggerimenti atti a salvaguardare la meccanica:

  • Durante tali spostamenti evitate di utilizzare tutti gli optional (A/C, fari supplementari, ecc.), in quanto questi incrementano lo sforzo del motore con conseguente ed evitabile eccessivo rialzo della temperatura del liquido di raffreddamento
  • Prima di spegnere il motore, questo dovrebbe girare al minimo un paio di minuti. L’arresto subitaneo del motore porta ad un repentino aumento della temperatura a livelli di guardia pericolosi per la meccanica a causa dell’accumulo di calore (statico, quindi senza raffreddamento dovuto all’aria del movimento e delle ventole, e da irradiamento – in estate, il sole battente fa rialzare la temperatura).

In situazioni di urgenza raccomandiamo di lasciare acceso il motore sul luogo dell’intervento onde favorire il raffreddamento ottimale dello stesso dopo uno sforzo prolungato. 

SOSPENSIONI, ORGANI DIREZIONALI, AVANTRENO

Le seguenti regole sono da applicare su tutti i modelli.
Tutte le ambulanze sono appesantite dalle trasformazioni tecniche, quindi ogni veicolo è sottoposto a sforzi d’esercizio supplementari dettati dal soprappeso, cosa che originariamente non si presenta più di quel tanto per il fatto che il veicolo di base è già in grado di sopportare sollecitazioni meccaniche oltre il consentito nella misura del 20% (dati misurati su veicoli grezzi, quindi a vuoto). Di conseguenza tutte le parti meccaniche, soprattutto l’avantreno sono sottoposte a carichi e sollecitazioni spesso al limite.

Quindi:

  • Evitate di sterzare quando il veicolo è fermo; per evitare rotture della scatola dello sterzo e della pompa del servosterzo eseguite tali manovre solo con il veicolo in movimento
  • Non tenete mai lo sterzo sotto sforzo.
    Quando effettuate manovre strette, appena aggiungete al fine corsa rilasciate il volante sino a quando la pompa cessa di sibilare.
    Ciò non implica assolutamente una diminuzione del raggio di sterzata e di sicuro preserva le parti meccaniche da sollecitazioni inutili
  • Affrontate con cautela i tombini profondi, i dossi ed i marciapiedi
  • Se accidentalmente prendete un tombino, un dosso o un marciapiede bruscamente, segnalate subito quanto è avvenuto al meccanico responsabile che verificherà lo stato delle parti meccaniche e della geometria dello sterzo (importante che sia corretta per avere un assetto ed una stabilità del veicolo ottimale).
    Il 70% dei colpi presi arreca una variazione della geometria, con conseguente consumo anormale dei pneumatici, problemi di assetto e perdita della stabilità.