CHIESA di S. GIACOMO Maggiore di PIANORO VECCHIO

In località  Pianoro Vecchia è interessante visitare la Chiesa di S.Giacomo Maggiore. La Strada della Futa, che partiva da Santo Stefano a Bologna e seguiva il corso del Savena verso sud per svalicare nel versante toscano, era stata fin dal Mille una via battuta da mercanti e pellegrini.

Nel corso del XIII secolo fu scelta come collegamento ufficiale di fra Bologna e Firenze, quindi il consistente aumento di viandanti che la percorrevano portò alla nascita di ospitali e luoghi di ristoro.

Molte di esse erano strutture di ospitalità gratuita annesse a monasteri benedettini, camaldolesi o vallombrosani e spesso intitolate a San Giacomo, patrono dei pellegrini.

L’ospitale dei pellegrini unito alla chiesa di San Giacomo Maggiore di Pianoro esisteva già nel XII secolo, come appare da alcuni documenti risalenti ai primissimi anni del Duecento e da documenti del XIV secolo sappiamo che apparteneva ai monaci di Santo Stefano di Bologna e di San Bartolomeo di Musiano. 

All’inizio del XVI secolo le funzioni di ospitale passarono ad altre sedi locali e la chiesa divenne parrocchia; nel 1750 infine fu notevolmente rinnovata pur conservando nel portico antistante il carattere di ospitale che aveva avuto in passato.

Al suo interno la chiesa conserva alcuni quadri, fra cui una pala attribuita alla scuola del Francia e due opere del Guardassoni, mentre nel secondo altare di sinistra si trova la statua della Madonna del Sasso, fino al 1821 conservata in un oratorio poi demolito.
Dopo la demolizione fu sistemata in un tempietto sul margine della strada all’inizio di Pianoro Vecchio.
Arricchito dalla sosta del famoso santo San Leonardo da Porto Maurizio, che qui eresse la sua ultima Via Crucis, provenendo da Barbarolo dove tenne la sua ultima “Missione” erigendo anche qui una solenne Via Crucis.
All’interno della chiesa, a destra, vi è un pregevole quadro raffigurante San Leonardo, pochi mesi prima della sua morte, avvenuta a Roma, la sera stessa del suo rientro.
Distrutto dalla guerra alla fine del 1944, oggi al suo posto è stata collocato un bassorilievo in ceramica di Faenza evocativo dell’importanza del culto della Madonna del Sasso a Pianoro.