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Scheda " ASFISSIA "


Definizione di: ASFISSIA

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asfissia

L'asfissia è uno stato caratterizzato dalla difficoltà o dall'impossibilità di respirare.
Questa situazione provoca anossia, cioè un'interruzione dell'apporto di ossigeno agli organi e ai tessuti; pertanto, in assenza di un tempestivo intervento, l'asfissia può condurre rapidamente alla perdita di coscienza ed all'arresto cardiaco.
I sintomi associati all'asfissia si manifestano rapidamente con inspirazioni forzate e “fame d'aria” nel tentativo di sottrarsi all'impedimento della respirazione; sono presenti anche agitazione, cianosi al volto, petecchie congiuntivali e cutanee, sudorazione e convulsioni.
L'asfissia può rappresentare la conseguenza di un'insufficienza respiratoria (acuta o cronica) di qualunque natura.
Questa manifestazione può risultare, in particolare, da strangolamento, annegamento, impiccagione, ostruzione delle vie respiratorie e compressione accidentale della gabbia toracica o dell'addome.
L'asfissia si può riscontrare in presenza di tumori, edema polmonare e paralisi tossica o traumatica dei centri respiratori (emorragia cerebrale) e dei muscoli della respirazione (es. tetano, rabbia ed avvelenamento da stricnina).
L'impedimento alla meccanica respiratoria può derivare anche dall'inalazione di un corpo estraneo o dal restringimento delle vie aeree dovuto a forti crisi asmatiche o a reazioni allergiche acute (anafilassi), con spasmo ed edema della glottide.
Inoltre, l'asfissia può essere causata dalla permanenza in un ambiente con una concentrazione di ossigeno troppo bassa o da una reazione all'inalazione di gas tossici e vapori (monossido di carbonio, fumi derivanti da un incendio ecc.).

(Testo desunto da "My-personaltrainer.it")



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