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SCHEDA "Valutazione A. B. C.".



VALUTAZIONE DEL PAZIENTE

In ogni intervento, dopo aver garantito le condizioni di sicurezza proprie e dell'infortunato, occorre procedere alla valutazione del paziente.
La valutazione è un passo fondamentale e di primaria importanza; è da questa operazione che si sviluppa l'intero intervento di soccorso.
La valutazione del paziente consiste nella raccolta delle informazioni necessarie per stabilire che tipo di assistenza debba essere prestata.
Durante la valutazione primaria si individuano i problemi che possono immediatamente minacciare la sopravvivenza del paziente per risolverli tempestivamente e tutti quei segni e sintomi che richiedono un'assistenza.
La valutazione è un processo dinamico, comporta l'attuazione di una serie di procedura che vanno eseguite seconde sequenza determinate.
L'obiettivo principale della valutazione del paziente consiste nello stabilire il grado di criticità dello stesso. Un'accurata raccolta dati permette il pronto inquadramento.
La costante osservazione del paziente e dei suoi parametri vitali consentono di evidenziare tempestivamente improvvise variazioni nelle sue condizioni.
Nel giro di pochi secondi si è in grado di acquisire informazioni preziose per comprendere qual'è il problema del paziente.
Mentre si raggiunge il luogo dell'evento bisogna valutare lo stato di sicurezza della scena per voi e per le persone coinvolte, un soccorritore non deve mai essere nella condizione di essere soccorso.
Una volta assicuratisi che le condizioni in cui operiamo sono di sicurezza si passa alla valutazione dello stato del paziente.
I parametri primari da valutare, secondo i protocolli, sono:

1. lo stato di coscienza;
2. la pervietà delle vie aeree (fase A - Airway - dell'A.B.C.)
3. il respiro (fase B - Breathing);
4. il circolo (fase C - Circulation).

Impressione generale:

si basa sulla vostra valutazione immediata dell'ambiente, del disturbo principale, e dell'aspetto del paziente. L'ambiente fornisce informazioni sulle condizioni attuali e pregresse del paziente, inoltre a volte permette di scoprire cosa è accaduto.
Il sintomo principale rappresenta il motivo per il quale venite chiamati; può trattarsi di un sintomo evidente (es. un dolore toracico) oppure di un sintomo vago (es."non mi sento bene") in base al quale vi formerete un'impressione generale.
Osservando, ascoltando e odorando, cercherete di stabilire l'età e il sesso: osserverete la posizione assunta dal paziente per stabilire se vi siano segni di dolore o difficoltà respiratoria.

Individuazione delle priorità:

qualsiasi condizione patologica che ponga in pericolo la vita del paziente deve essere trattata non appena diagnosticata.
Una volta risolto il problema dovrete decidere circa il grado di priorità relativo al trasporto immediato, oppure procedere ad ulteriore valutazione.
Nella maggior parte dei casi non vi è la necessità di trasporto immediato in ospedale, ma, in alcuni casi, tale necessità sussiste e voi dovete essere in grado di rendervene conto.
Se non è possibile tenere sotto controllo il problema che minaccia la vita del paziente, bisognerà considerare il caso fra quelli con priorità assoluta per il trasporto immediato in ospedale. 

Valutazione cardiorespiratoria(ABC):

ciò avviene tramite lo schema ABC Airway-Breathing-Circulation ovvero vie respiratorie, respirazione e circolazione.
Se il paziente è vigile, parla chiaramente o piange, potete dedurre che le vie respiratorie sono pervie, se non sono pervie dovrete effettuare le apposite manovre per il ripristino e il mantenimento della pervietà delle stesse. Successivamente valuterete il respiro: se vi è assenza di respiro procederete con la rianimazione respiratoria. Infine si valuterà la circolazione sanguigna: rileverete il polso e se assente procederete alla RCP, rileverete inoltre lo stato della cute ed entità di eventuali sanguinamenti. 

Valutazione dettagliata dello stato di coscienza(D):

LO STATO DI COSCIENZA
Lo stato di coscienza viene generalmente definito dal grado di consapevolezza che il soggetto ha di sé e dell'ambiente che lo circonda, le alterazioni sono sempre correlate ad eventi che suppongono l'alterazione traumatica o patologica interessanti le funzioni cerebrali, la valutazione si ottiene con l'esame del sensorio, effettuato tramite lo schema AVPU Alert-Verbal-Painful-Unresponsive.
Nella maggior parte dei casi troverete i pazienti vigili e in grado di stabilire con voi un rapporto parlando e rispondendo alle domande. In alcuni casi i pazienti potranno non essere vigili, ma saranno capaci di rispondere a stimoli verbali, come un discorso o un grido.
Se l'obnubilamento è grave, il paziente potrà conservare soltanto la reattività agli stimoli dolorifici, come un pizzicotto. La condizione maggiore di aggravamento del sensorio si ha quando il paziente non risponde neanche agli stimoli dolorifici.
 
RILEVAZIONE DEI SEGNI VITALI 

Dopo aver effettuato la valutazione iniziale, inizierà una valutazione più approfondita. Questa consta nella rilevazione di:
1°- dei segni vitali, rappresentati da parametri misurabili quali polso, pressione, frequenza respiratoria, cute e pupille, e
2°- degli elementi anamnestici essenziali che comprendono i dati correlati al problema medico emergente e quelli riferiti al periodo precedente al manifestarsi della condizione che ha condotto alla richiesta di soccorso quali segni, sintomi, allergie, assunzione di farmaci, anamnesi patologica remota, ultima assunzione di cibi o bevande, eventi che hanno condotto al disturbo.
SEGNI VITALI: Sono le manifestazioni esterne di ciò che sta accadendo all'interno dell'organismo. 
Essi sono:   Polso      Respirazione      Cute      Pupille        Pressione arteriosa


POLSO

Nel prendere il polso di un paziente vi concentrerete su i suoi due aspetti caratteristici: la frequenza e il carattere. La frequenza consiste nel determinare il numero dei battiti al minuto: la frequenza potrà essere normale, rapida o lenta; nel caso di polso rapido si parla di tachicardia mentre nel caso di polso lento di bradicardia.
Per determinare il carattere del polso prenderemo in considerazione il ritmo e la forza.
Il polso ritmico è un polso regolare, il polso aritmico è irregolare.
La forza del polso si riferisce alla pressione esercitata dal flusso sanguigno contro la parete dell'arteria palpata, che normalmente viene percepito come un onda forte al di sotto dei polpastrelli ed è detto polso pieno, al contrario cioè quando la pulsazione è fievole si parla di polso debole. 
si riportano: i dati medi relativi alla frequenza cardiaca,  il carattere del polso.

FREQUENZE NORMALI DEL POLSO

     battiti al minuto, a riposo
Adulti     Da 60 a 100
Adolescenti (11-14 anni)    Da 60 a 105
Bambini in età scolare (6-10 anni)    Da 70 a 110
Bambini in età prescolare (3-5 anni)    Da 80 a 120
Bambini in età compresa fra 1 e 3 anni    Da 80 a 130
Lattanti in età compresa fra 6 e 12 mesi    Da 80 a 140
Lattanti in età compresa fra 0 e 5 mesi     Da 90 a 140
Neonati    Da 120 a 160

ARITMI, ANOMALIE, SIGNIFICATO E POSSIBILI CAUSE

Rapido, regolare e pieno Esercizio fisico spavento, febbre, ipertensione arteriosa, primo stadio delle reazioni da emorragia
Rapido,regolare e fievole Shock, stadi avanzati delle reazioni emorragiche
Lento  Lesioni della testa, alcuni avvelenamenti, alcune cardiopatie, carenza di O2 nel bimbo
Assente Arresto cardiaco (morte clinica)


Neonati e bambini: un polso di frequenza elevata nei pazienti pediatrici non desta tanta preoccupazione come un polso lento, che può essere indicativo di un imminente arresto cardiaco


RESPIRAZIONE

Al fine della determinazione degli atti respiratori ci interessiamo di due aspetti: la frequenza e il carattere.
La frequenza è il numero delle respirazioni che un paziente compie in un minuto, ed è classificata in normale,rapida e lenta.
Per il carattere della respirazione si fa riferimento a 4 categorie in cui è classificabile:normale, superficiale, faticoso e rumoroso. 
Nella tabella che segue vengono riportati:
1-le frequenze respiratorie normali
2-i rumori respiratori anomali e loro possibili cause.

FREQUENZE NORMALI DEL RESPIRO:

    atti al minuto, a riposo
Adulti     Da 12 a 20 
Frequenze >24 0 <10 sono segni di gravità
Adolescenti (11-14 anni)    Da 12 a 20
Bambini in età scolare (6-10 anni)    Da 15 a 30
Bambini in età prescolare (3-5 anni)    Da 20 a 30
Bambini in età compresa fra 1 e 3 anni    Da 20 a 30
Lattanti in età compresa fra 6 e 12 mesi    Da 20 a 30
Lattanti in età compresa fra 0 e 5 mesi     Da 25 a 40
Neonati    Da 30 a 50


RUMORI RESPIRATORI

Rumore respiratorio Cause Interventi
Rantolo Blocco delle vie respiratorie Ripristino della pervietà e trasporto tempestivo
Sibilo Problemi medici quali l'asma Aiutare il paziente ad assumere terapia prescritta e trasporto tempestivo
Gorgoglio Presenza di liquido nelle vie respiratorie Aspirazione e trasporto immediato
Suono gracidante Problemi medici non trattabili da Trasporto tempestivo

CUTE

Il colorito, la temperatura e lo stato della cute possono offrire informazioni utili sulle condizioni circolatorie del nostro paziente.
Nell'adulto le sedi più adatte per effettuare la valutazione del colorito della cute sono il letto ungueale, l'interno delle guance e la mucosa del sacco congiuntivale inferiore; nei pazienti pediatrici le sedi migliori per questo tipo di esame sono le palme delle mani e le piante dei piedi: di norma il colorito è roseo, è anomalo se è pallido, cianotico, eritematoso o itterico.
Per valutare la temperatura cutanea bisogna porre il dorso della mano a contato con la cute del paziente: di norma la cute è calda, attenzione qualora risultasse molto calda, fresca o fredda. 
Si  riportano: i possibili colori, temperature,  lo stato della cute e le possibili cause ed il loro significato.
COLORITO CUTANEO
Roseo: Normale nei pazienti di pelle chiara. Nei pazienti di colore è normale a livello della mucosa del sacco congiuntivale, delle labbra e del letto ungueale.
Pallido: Costrizione dei vasi sanguigni, che può derivare da emorragie, shock, ipotensione, distress emotivo
Cianotico: Inadeguata funzione respiratoria o cardiaca
Eritematoso: Esposizione al calore, ipertensione, eccitamento emotivo
Itterico: Anomalie epatiche
Marezzato: Si osserva talune volte nei pazienti sotto shock

TEMPERATURA E STATO DELLA CUTE
Fresca e umida: Segno di shock o di ansia
Fresca e bagnata: Il corpo sta disperdendo calore
Fresca e asciutta: Esposizione al freddo
Calda e asciutta: Febbre elevata, esposizione al calore
Calda e umida: Febbre elevata, esposizione al calore
"Pelle d'oca" accompagnata da brividi, battito di denti, cianosi labiale e pallore cutaneo   
Reazione al freddo, malattie contagiose, esposizione al freddo, dolore o a paura

PUPILLE
Uno dei fattori che provocano i cambiamenti del diametro della pupilla è rappresentato dalla quantità di luce che entra nell'occhio.
Quando la luce ambientale è scarsa la pupilla andrà in contro a midriasi, ovvero aumento del diametro, mentre quando la luce ambientale è forte la pupilla andrà in contro a miosi, ovvero diminuzione del diametro. Nell'effettuare l'esame delle pupille, dovrete verificare tre elementi: il diametro, la isocoria (ovvero l'uguaglianza del diametro pupillare mentre l'opposto è indicato col termine anisocoria) e la reattività, ovvero i cambiamenti del diametro in risposta agli stimoli luminosi.
Attenzione a midriasi, miosi, anisocoria e assenza di reattività delle pupille.
Nella tabella possibili aspetti delle pupille e loro significato.

VALUTAZIONE DELLE PUPILLE
Midriasi: Dilatazione (aumento del diametro oltre la norma ) Spaventi, emorragie, farmaci o stupefacenti, trattamento con gocce oculari
Miosi:Costrizione (diminuzione del diametro rispetto alla norma) Stupefacenti, trattamento con gocce oculari
Anisocoria: Pupille disuguali, Ictus, traumi cranici, lesioni oculari, protesi oculare
Assenza di reattività: Farmaci o stupefacenti, carenza di O2 nell'encefalo.

PRESSIONE ARTERIOSA

Ogni volta che il ventricolo sinistro del cuore si contrae sospinge il sangue nei vasi per farlo circolare.
La forza che il sangue esercita contro le pareti dei vasi viene detta pressione sanguigna.
La pressione che si crea quando il cuore si contrae e sospinge il sangue nelle arterie viene denominata pressione sistolica.
La pressione residua nell'albero arterioso, quando il ventricolo sinistro si rilascia e si riempie, prende il nome di pressione distolica.
Questi due valori estremi si riferiscono all'entità della pressione che viene esercitata contro le pareti delle arterie la pressione arteriosa viene espressa indicando entrambi i valori. 
In tabella valori medi della PA e possibili cause di iper e ipotensione.

AMBITI NORMALI DI VARIAZIONE DEI VALORI DELLA PRESSIONE
    
Adulti: diastolica da 60 a 90 sistolica da 100 a 150
Pazienti pediatrici    Circa 80/100 la sistolica e  Circa i 2/3 della sistolica la diastolica

PRESSIONE ARTERIOSA

Ipertensione: Patologie di interesse medico, esercizio fisico, spavento distress emotivo, eccitazione
Ipotensione: Atleti o soggetti con pressione normalmente bassa, emorragie, segno tardivo di shock.
Neonati e bambini: La pressione arteriosa di solito non viene misurata nei bambini di età inferiore a 3 anni. In casi di emorragie o di shock, la pressione arteriosa di un bambino resterà entro i limiti normali quasi fino all'ultimo, per poi scendere rapidamente.

Le schede contengono informazioni riguardanti la salute, la forma fisica, l'ambito medico e vari tipi di trattamenti medici riservati esclusivamente all'uso sull'uomo.



Le schede contengono informazioni riguardanti la salute, la forma fisica, l'ambito medico e vari tipi di trattamenti medici riservati esclusivamente all'uso sull'uomo.
Queste informazioni rappresentano soltanto un suggerimento e non intendono sostituire il consiglio del medico o del farmacista.
Le informazioni contenute nelle schede non devono essere usate per diagnosticare alcuna patologia o disturbo fisico ne' per prescrivere o utilizzare eventuali farmaci.
E' opportuno consultare preventivamente sempre un medico o un farmacista.
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