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SCHEDA   "ALVEOLI POLMONARI"




Definizione: Alveoli polmonari

Il termine alveolo deriva dal latino alveolus - piccola cavita'.
immagine alveoli A dispetto delle ridotte dimensioni, gli alveoli polmonari sono preposti ad una funzione importantissima: lo scambio di gas respiratori tra il sangue e l'atmosfera.
Per questa ragione sono considerati l'unita' funzionale del polmone, cioe' le piu' piccole strutture in grado di svolgere tutte le funzioni cui e' preposta.
La maggior parte degli alveoli polmonari si riunisce in gruppi situati all'estremita' di ogni bronchiolo respiratorio.
Attraverso quest'ultimo ricevono l'aria atmosferica proveniente dalle vie aeree superiori (bronchioli terminali, bronchioli, bronchi terziari, secondari e primari, trachea, laringe, faringe, nasofaringe e cavita' nasali).
Lungo la parete dei bronchioli respiratori si cominciano a riconoscere estroflessioni emisferiche, denominate alveoli polmonari.
I bronchioli respiratori conservano la struttura ramificata dell'albero bronchiale, aumentando il numero di alveoli ospitati mano a mano che originano condotti di calibro inferiore.
Dopo alcune biforcazioni, ogni ramo del bronchiolo respiratorio termina in un dotto alveolare, che a sua volta si conclude in un rigonfiamento a fondo cieco costituito da due o piu' gruppi di alveoli
(i cosiddetti sacchi alveolari).
Pertanto, ogni sacco si apre in uno spazio comune che alcuni ricercatori chiamano "atrio".
Gli alveoli polmonari si presentano come piccole camere d'aria di dimensione sferica od esagonale, con diametro medio di 250-300 micrometri in fase di massima insufflazione.
Il ruolo primario degli alveoli e' arricchire il sangue di ossigeno e ripulirlo dall'anidride carbonica.
L'elevata densita' di questi alveoli caratterizza l'aspetto morfologico spugnoso del polmone; inoltre, aumenta sensibilmente la superficie di scambio gassoso, che nel complesso raggiunge i 70 - 140 metri quadrati in relazione a sesso, eta', altezza ed allenamento fisico (stiamo parlando di un'area pari ad un appartamento con due stanze o ad un campo da tennis).
La parete degli alveoli e' sottilissima e costituita da un unico strato di cellule epiteliali.
A differenza dei broncholi, le sottili pareti alveolari sono prive di tessuto muscolare (perche' ostacolerebbe lo scambio gassoso).
Nonostante l'impossibilita' di contrarsi, l'abbondante presenza di fibre elastiche conferisce agli alveoli una certa facilita' all'estensione, durante il processo inspiratorio, e al ritorno elastico durante la fase espiratoria.
immagine alveoli La regione tra due alveoli adiacenti e' conosciuta come setto interalveolare ed e' costituita da epitelio alveolare (con le sue cellule di 1micro e 2micro tipo), capillari alveolari e sovente da uno strato di tessuto connettivo.
I setti intralveolari rinforzano i dotti alveolari e in qualche modo li stabilizzano.
Gli alveoli polmonari possono essere collegati ad altri alveoli adiacenti tramite piccolissimi fori, noti come pori di Khor.
Il significato fisiologico di questi pori e' probabilmente quello di equilibrare la pressione dell'aria all'interno dei segmenti polmonari.
L'acino polmonare rappresenta il territorio di parenchima dipendente da un bronchiolo terminale.
Gli acini polmonari rappresentano le ultime porzioni del lobulo polmonare.
I lobuli polmonari vanno a costituire le zone bronco-polmonari.
Le zone bronco-polmonari vanno a costituire i lobi polmonari (tre nel polmone destro, due nel sinistro).

Struttura degli alveoli

immagine alveoliOgni alveolo polmonare e' costituito da un singolo e sottile strato di epitelio di scambio, in cui si conoscono due tipologie di cellule epiteliali, dette pneumociti:
- Cellule alveolari squamose, note anche come cellule di tipo I o epiteliociti respiratori;
- Cellule di tipo II, note anche come cellule settali o cellule del surfactante;

La maggior parte dell'epitelio alveolare e' formato da cellule di tipo I, che si dispongono a formare uno strato cellulare continuo.
La morfologia di queste cellule e' molto particolare, perche' sono molto sottili e presentano un piccolo rigonfiamento in corrispondenza del nucleo, dove si ammassano i vari organuli.

Cellule alveolari:

Queste cellule, essendo sottili (25 nm di spessore) ed intimamente connesse all'endotelio capillare, si lasciano facilmente attraversare dai gas respiratori, garantendo una maggiore facilita' di scambio tra sangue ed aria, e viceversa.
L'epitelio alveolare e' composto anche da cellule di tipo II, sparse singolarmente o a gruppi di 2-3 unita' tra le cellule di tipo I.
Le cellule settali possiedono due principali funzioni.
La prima e' quella di secernere un liquido ricco di fosfolipidi e proteine, detto surfactante;
la seconda e' di riparare l'epitelio alveolare quando e' seriamente danneggiato.

Il liquido surfactante, secreto continuamente dalle cellule settali, e' in grado di prevenire l'eccessiva distensione ed il collasso degli alveoli.
Inoltre, contribuisce a rendere piu' agevole lo scambio di gas tra l'aria alveolare ed il sangue.
Senza la produzione di surfactante da parte delle cellule di tipo II, si svilupperebbero seri problemi respiratori, come il collasso totale o parziale del polmone (atelettasia).
Questa condizione puo' essere determinata anche da altri fattori, come un trauma (pneumotorace), una pleurite od una broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO).
Le cellule alveolari di tipo II sembrano contribuire a minimizzare il volume di liquido presente negli alveoli, veicolando acqua e soluti al di fuori dagli spazi aerei.
Negli alveoli polmonari si registra la presenza di cellule immunitarie.
In particolare, i macrofagi alveolari sono deputati all'eliminazione di tutte quelle sostanze potenzialmente dannose, come pulviscolo atmosferico, batteri e particelle inquinanti.
Non a caso, questi derivati dei monociti sono noti come cellule del pulviscolo o della polvere.



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