L'enterite è l'infiammazione dell'intestino tenue.
L'intensità della malattia varia da un fastidioso disturbo a una malattia fulminante; ciò dipende dall'entità della perdita di elettroliti e fluidi con la diarrea e, quando presente, con il vomito, oltre che dall'età del paziente.
La deplezione di fluidi ed elettroliti (sodio, potassio, bicarbonato) è il fattore che determina la pericolosità di questa patologia poiché può causare ipovolemia e uno sbilanciamento idrosalino.
I sintomi possono includere:
- dolori addominali
- diarrea
- presenza di sangue nelle feci (ematochezia)
- disidratazione
- eruzioni cutanee
La diagnosi cerca di risalire alle cause della malattia, indagando innanzitutto sulla possibilità di avvelenamento da cibo, o su recenti viaggi in aree endemiche.
L'enterite acuta è in genere dovuta a batteri o virus.
L'enterite cronica può essere dovuta ad altri disturbi, quali la tubercolosi, la celiachia, la malattia di Crohn, la giardiasi, o, in rari casi, la malattia di Whipple.
I casi di diarrea virale hanno, in genere, un decorso autonomo e sono trattati con la reidratazione. Quando le cause batteriche sono sospette (viaggi recenti, cibo avariato), viene considerato l'uso di antibiotici.
Le enteriti croniche sono trattate a seconda delle diverse diagnosi
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